Branding: tutto ciò che porta il nome della tua azienda merita attenzione
Scopriamo insieme 4 errori da non fare con l’immagine della tua impresa.
Negli incontri preliminari con i clienti, la prima cosa che chiediamo è raccontarci in breve in cosa consiste la loro attività, come la vedono loro stessi e come pensano di essere posizionati sul mercato. Spesso si viene contattati per rinnovare la strategia di marketing e comunicazione quando ci si è resi conto che ci sono dei buchi nella gestione o non ci si è riusciti a concentrare in precedenza sulle reali necessità aziendali.
E’ facile che il cliente si sia già rivolto ad altre agenzie o professionisti per risollevare le sorti della propria impresa, senza rimanere mai contento del risultato ottenuto per mancanza di una chiara definizione degli obiettivi o delle criticità.
Non si può prendere in consegna un lavoro senza capire bene da che punto si parte.
Nella costruzione dell’immagine coordinata, ciò che si può fare in prima istanza è verificare che non siano stati commessi questi 4 errori di branding:
- Mostrarsi incoerenti nella comunicazione visiva del brand
La prima regola per dar credibilità al proprio marchio è puntare sulla coerenza. Una presentazione coerente ti consentirà di essere immediatamente riconoscibile e favorirà una sensazione di fiducia e sicurezza al consumatore. Un’azienda che si presenta incongruente finisce per apparire non professionale, disgiunta e persino inaffidabile.
Per allineare l’identità visiva in modo efficiente e riproducibile, hai bisogno innanzitutto di un logo riconoscibile creato da un professionista che possa fornirti un manuale d’uso sul marchio, con le variazioni di colore e composizione che ti serviranno per i molteplici utilizzi di comunicazione. Non essere avaro sulla scelta del grafico, andando al risparmio, ci rimetterai soltanto tempo e denaro.
Da dove iniziamo a creare un’immagine coerente?
Dipende dall’attività. Ormai ci sono imprese che operano interamente online e che quindi devono prestare attenzione a tutto ciò che è virtuale in prima istanza. Prendendo invece ad esempio una catena di negozi, dobbiamo prestare grande attenzione ai luoghi fisici. Qui si coordineranno le attività visive in tutti i luoghi in cui la tua azienda è rappresentata (vetrine, staff, etc, comunicazione in store, ect). Poi passeremo al sito web, i canali social media, gli annunci, i materiali di stampa, ecc.
- Seguire la moda del momento
C’è differenza tra dare una rinfrescata al brand e perdere la propria identità per seguire le mode del momento in fattore di design e tendenze. Prendendo in prestito le parole del giornalista Leo Longanesi: Il moderno invecchia; il vecchio ritorna di moda. Come regola generale, possiamo usare le tendenze del design come fonte di ispirazione, ma non far troppo affidamento su esse quando si pianifica una riprogettazione della propria immagine.
- Attuare cambiamenti drastici
Se avete scelto di riprogettare la propria immagine, non allontanatevi troppo da quanto vi ha reso riconoscibili. Significherebbe cancellare con un insensato colpo di spugna il lavoro fatto precedentemente. I cambiamenti drastici possono mettere a dura prova persino il consumatore più affezionato e fedele. Prima di riconsiderare l’immagine, individuate ciò che sta alla sua “base”, ciò che rispecchia i valori fondamentali della vostra azienda e teneteli saldi per confezionare la nuova veste del brand.
- Agire su scala locale, senza pensare all’internazionalizzazione
Avete creato il vostro brand in un momento in cui il mercato globale non solo era lontano, ma addirittura impensabile. Siete sempre in tempo per addrizzare il tiro. Se state dando vita a qualcosa di nuovo, invece, non potete agire su scala locale e considerare l’internazionalizzazione come un sentiero di sviluppo accessibile soltanto ai grandi colossi imprenditoriali.
Ogni messaggio legato al vostro marchio dev’essere ben congegnato per un mercato ampio.
Il team di Stratega è a disposizione per analizzare e riprogettare la vostra immagine coordinata.
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