E-commerce e marketing: piccole attività e grandi dubbi

E-commerce e marketing: primi passi nella vendita online.

L’e-commerce è più un “mezzo” che un settore, un canale di promozione e vendita. Va esplorato in maniera più approfondita per ogni categoria di business e, a seconda del comparto d’interesse, ha bisogno di una comunicazione specifica. Per delinearne il profilo, in questo posto prenderemo in considerazione le strategie di marketing di base per qualsiasi azienda voglia lanciarsi e-commerce, partendo dalla nostra esperienza di lavoro.

Attività locali che vogliono allargare i propri orizzonti di vendita

Nelle chiacchiere preliminari con alcuni clienti locali in Sicilia che volevano capire se il commercio elettronico potesse fare al caso loro, ci è capitato di soffermarci in prima battuta sulla domanda più ovvia: posso trasformare un visitatore in cliente?
Non è certo una domanda a cui si può rispondere con una battuta. Il modello di marketing classico che solitamente si applica in questi casi è il  funnel marketing (marketing a imbuto) che si fonda su quattro punti:

  1. Attenzione (pubblicità)
  2. Interesse (il cliente è incuriosito)
  3. Desiderio (sentimento)
  4. Azione (acquisto)

Dalla grande bocca d’entrata dell’imbuto si fa scivolare l’attenzione verso la stretta uscita dell’azione. Molti pensano che nel web sia un’operazione immediata, ma gli acquisti online non sono così fulminei come certi pensano. Un’attività locale che voglia ampliare i propri orizzonti di vendita può certamente trarre buoni risultati dall’e-commerce, ma chi investe deve prima avere ben chiare le dinamiche della vendita online.

La vendita online è una corsa a tappe

E’ una corsa a tappe, un percorso che attraversa vari step prima di arrivare alla meta finale, cioè l’acquisto. Solo perché i passaggi che possiamo “percepire” sono segnati da velocità (scelta, carrello e pagamento), ciò non vuol dire che non siano state pensati. Ciò che può distinguere l’e-commerce da altri mezzi di vendita è che al cliente vanno date le coordinate a proprio uso per “capire” l’acquisto. Gli va garantita una consapevolezza su ciò che sta decidendo di prendere per sé.
Il visitatore arriva sul sito internet da un sacco di punti di partenza differenti: gliene hanno parlato direttamente, ha visto una pubblicità, ha già comprato qualcosa in negozio o in altri punti vendita, ha letto una recensione sui prodotti, è arrivato dai social networks, etc. Potremmo continuare a lungo elencando i diversi modi in cui un utente può approdare alla landing page.

Racconto il prodotto con testi, immagini e video

Una volta che il visitatore è arrivato al tuo sito e che ha dunque fatto questo sforzo di ricerca bisogna fare in modo che non perda interesse e che approfondisca la tua conoscenza. Cerchiamo di creare un ambiente confortevole di navigazione e forniamo le informazioni che vorremmo trovare in qualcuno che cerca di vendere qualcosa. Ricordati che online non devi solo creare consapevolezza sul prodotto, ma anche creare un sentimento positivo nei suoi confronti. In poche parole: emoziona il visitatore, crea un senso di “comunità” in cui si possa riconoscere.

Siamo sempre connessi con il cellulare, occhio all’ottimizzazione del sito

Non dimenticare che sempre più spesso gli utenti navigano dagli smartphone. Assicurarsi che la piattaforma sia pensata per essere fruita da sistemi mobili e sia facile da usare, altrimenti anche il visitatore più entusiasta getterà la spugna.  Fai test su molte piattaforme diverse e presta particolare attenzione a eventuali pop-up che appaiono sul sito web. E ‘abbastanza frustrante tentare di utilizzare un sito web non ottimizzato per smartphone, lo stesso può accadere se pur essendo ottimizzato appaiono pop-up di cui  non ci si può sbarazzare. Un punto in meno per noi e uno in più per la concorrenza, che magari ha un sito meno “wow”, ma più usabile.

Facciamo meno affidamento su Google, condividiamo il nostro mondo

Quando i clienti cercano online dal cellulare su google, il motore di ricerca mostra prima, quindi con risultati migliori, gli annunci a pagamento. Ciò significa che bisogna scorrere prima di arrivare ai risultati organici. Che cosa significa questo per il nostro intento di business? Il compito del team di marketing sarà di iniziare a trovare canali al di fuori di Google. Questo potente strumento ci ha bombardati con l’importanza di SEO, proprio perché si basa su questo per i suoi  annunci a pagamento, e sta influenzando le stesse aziende che stanno cercando di affermarsi online. Gli altri canali da sviluppare includeranno certamente i social media come Facebook, Twitter, InstagramPinterest. La creazione di contenuti condivisibili di qualità è una pedina importante nel gioco di queste piattaforme, un buon SEO è ovviamente importante, ma i contenuti faranno la differenza.

C’è ancora molto da dire sull’e-commerce, prima di lanciarti nella conquista del mercato online ripercorri la storia della tua azienda, trova una storia da raccontare e dai anima al tuo prodotto