Il naming: l’importanza del brand per il tuo studio legale

Quanto sono importanti le attività di “Brand naming” all’interno di uno studio legale? E’ più importante il nome dello studio legale generale? Il brand per un’area di competenza dello studio? O il brand per un avvocato?

La scelta del nome dello studio legale è un’operazione di marketing strategico che va ponderata e scelta con cura. Oggi, sempre più, molti avvocati si chiedono: come scegliere il nome dello studio legale? Tempo fa lo studio prendeva il nome e il cognome del suo fondatore, adesso i tempi sono cambiati e tutte le attività possono lasciare spazio alla creatività, anche quelle tradizionali. Fra i nomi più ricorrenti troviamo spesso i cognomi con l’aggiunta di “& Partners” oppure “& soci“.

Scegliere il nome dello studio dovrebbe essere il primo passo di una strategia di marketing completa, invece oggi molti avvocati scelgono il nome in base a criteri molto più futili come la “piacevolezza del suono” o “la facile memorizzazione” ecc.

La scelta del nome deve avere un ruolo evocativo e descrittivo dei servizi dello studio, deve essere sia riconoscibile e facile da ricordare, ma allo stesso tempo deve distinguere il professionista dai concorrenti.

Un nome chiaro, distintivo ed evocativo è quello che vi occorre per rimanere impressi subito nella mente dei potenziali clienti.

Un nome ideale dovrebbe avere la capacità di trasmettere l’autorevolezza, il prestigio e la professionalità dell’avvocato e del suo Studio professionale.

Il vostro nome dovrà inoltre essere breve, differente dagli altri e facile da ricordare.

Cerchiamo di metterci sempre nei panni del cliente Sceglietevi un nome che dia risposta alla domanda fondamentale di tutto il vostro piano di marketing: “perché i clienti potenziali dovrebbero scegliere me come avvocato? cosa può capire trovandosi di fronte al nostro brand appena creato?”.

Inoltre bisognerà capire se il nome verrà accompagnato da un simbolo grafico per farlo diventare un vero e proprio marchio.

Ecco  quali sono gli elementi da considerare nella scelta del naming e del branding:
  • il nome/ acroninimo/ sigla
  • il font e la dimensione
  • il colore
  • la disposizione del testo
  • il simbolo grafico

A tutto ciò va sicuramente affiancata la valutazione di storytelling (la storia da raccontare attraverso il brand) e il posizionamento nella mente dei clienti.

Infine il payoff, ovvero la frase che accompagna il nome e risponde alla domanda “qual’è la nostra essenza?”, ha una funzione relazionale

Riassumiamo dunque i 3 gli elementi fondamentali del brand dello studio legale sono:

A)il nome/acronimo/sigla (con funzione esplicativa);

B) il logo/simbolo (con funzione descrittiva);

C) il payoff (con funzione relazionale).

Dopo aver scelto con cura il proprio brand, il professionista dovrà inoltre scegliere quale strategia primaria di branding vorrà attuare per differenziarsi dagli altri concorrenti:

  • Strategia di Prezzi: anche se potrebbe essere una strategia effettiva, la maggiorate degli avvocati non sono interessati a differenziarsi con una strategia di prezzo rispetto ai concorrenti (low cost option) .

  • Strategia di Nicchia: Ci sono alcuni esempio di studi legali e avvocati che detengono delle competenze in una determinata area, ma molti di loro non vogliono limitare le loro attività.

  • Differenziazione. La differenziazione è il modo in cui molti avvocati hanno in mente di promuovere le attività dello studio legale, ma è una strategia molto difficile da intraprendere. I servizi devono essere cioè distintivi per lo studio che rappresenta

Inoltre il brand dello studio legale contiene la storia dello studio, il livello di notorietà e le aspettative dei potenziali clienti. Scegliere un brand è un concetto che aiuta a definire anche il posizionamento dello studio legale nel mercato fatto di concorrenti.

Il brand e tutte le attività di comunicazione dello studio legale contribuiscono a diffondere “la buona reputazione del professionista”  e a promuovere le sue competenze.