Che sapore ha il vino sul web? Attenzione alla strategia dei contenuti per comunicare il gusto del brand.
Siamo in pieno periodo di manifestazioni come “Cantine Aperte” e non si può non fare una riflessione sul mondo vitivinicolo, in particolare su come le cantine sfruttano il mondo digitale e la comunicazione in senso più lato.
Il vino è un prodotto che da sempre fa parlare di sé, perché è fatto di storia, di tradizione e di passione che si tramanda da generazione in generazione. Per il suo carattere fortemente territoriale, che a livello di business si lega alla storia delle famiglie che lo producono, la sua giusta promozione non può fare a meno di una content curation adeguata e del giusto sfruttamento dell’interconnessione con il marketing territoriale.
In un’era in cui tutto viene fatto fluire online, il vino sul web è in grado di generare molto rumore se ben comunicato (buzz marketing: insieme di operazioni di marketing non tradizionale che usano il web – dai blog ai social network – per far parlare di un prodotto o di un servizio e aumentarne la notorietà), diventando cardine attorno al quale ruotano contenuti legati all’ambito gourmet, luxury e social.
E’ indubbio che il web riesce a influenzare le scelte d’acquisto, diventando un elemento fondamentale per il successo dei prodotti di una cantina e tanti sono i modi di attirare l’attenzione verso un prodotto piuttosto che un altro. Ogni giorno in rete possiamo leggere una miriade di commenti, suggerimenti, opinioni su un’etichetta o un territorio, dai siti ai blog di settore, passando per le foto postate su social come Instagram, Facebook e Twitter. La bravura delle aziende del settore vitivinicolo sta proprio nell’intercettare quelle “conversazioni” tra utenti e promuoversi in maniera intelligente.
Non è certo un compito semplice.
Semplificando, il consumatore vuole:
- conoscere una storia, per questo bisogna porre particolare cura nello storytelling;
- innamorarsi delle peculiarità del prodotto, attraverso spiegazioni chiare che arrivino anche a chi non è esperto;
- sentirsi parte di una comunità, che abbia un certo carattere sia che si faccia affascinare da un prodotto d’alto profilo sia che rivolga il suo interesse a un “astro nascente”.
I consumatori vanno alla ricerca della trasparenza e della storia autentica del prodotto, Internet dà loro la possibilità di cercare notizie a riguardo e confrontarsi.
Secondo alcuni dati di una ricerca Nielsen “il web è sempre più utilizzato per cercare informazioni su prodotti (78%), per confrontarne i prezzi (74%) e scambiare opinioni con chi ha già effettuato l’acquisto”. Perdono di importanza i canali di comunicazione tradizionali: la pubblicità, la tv e i giornali, mentre si reputano più attendibili i consigli di amici e parenti (44%) e le informazioni trovate su Internet e sui social network (37%).
Ciò accade anche perché Internet viene considerato più attendibile delle fonti tradizionali di comunicazione. Il consumatore medio si è fatto l’idea che attraverso i mezzi canonici si cerchi sempre di vendergli qualcosa, nascondendogli possibilmente le eventuali pecche, mentre sul web si sente meno influenzabile perché ha a disposizione diverse fonti di informazione (più o meno) libera.
In un contesto così, è naturale che le imprese più lungimiranti investano sempre maggiori risorse sul web. Secondo una ricerca effettuata dall’Osservatorio Vino Digitale* (che ha coinvolto 3450 attività vinicole) le aziende italiane si stanno conformando a questo trend. Il 95% delle aziende è presente su internet, 8 cantine su 10 hanno il proprio sito web e cresce anche la presenza sui social network con un +78% su Facebook, + 34% du Twitter e +22% Instagram (questi i canali più usati).
Il vino sul web scorre sempre più abbondantemente insomma, in un flusso che viene chiamato “digitalizzazione del vino” e che ha bisogno di essere seguito in maniera costante, professionale e accurata.
Si tratta di un passaggio necessario per i brand che non vogliono essere superate da competitors che magari hanno meno esperienza ma che in maniera più furba sanno sfruttare i canali della comunicazione online e sanno cavalcare i trend di mercato.