Inbound Marketing: perché le aziende devono abbandonare la vecchia strategia di marketing
Negli ultimi anni si è assistito a un’evoluzione del concetto di marketing.  Il  cambiamento è dovuto in particolar modo al radicale cambiamento dei comportamenti di consumo.
Mentre prima i consumatori avevano solamente pochi canali a cui attingere  informazioni sui brand nella fase del pre-acquisto, oggi  il consumer è prosumer: produttore di contenuti.
Ma come si spiega a un imprenditore “vecchio stampo” come interagire con questo nuovo consumatore?
Innanzitutto occorre spiegare che quest’evoluzione va di pari passo con l’affermarsi dei social network.
I clienti non solo hanno la possibilità di fare le proprie ricerche per informarsi su un’azienda o un prodotto, ma possono anche esprimere facilmente il proprio parere divulgandolo alla propria rete di contatti.
Le persone non dipendono più dalle informazioni veicolate dalle aziende tramite i loro canali “istituzionali”, ma sono coinvolti in prima persona. Si informano e in più leggono le “esperienze condivise” da altri utenti in rete. Un prosumer può diventare influencer di un determinato prodotto o servizio.
Come possono le aziende creare interesse intorno al proprio prodotto?
Attraverso l’inbound marketing

Bisogna creare contenuti rilevanti in grado di generare valore per i tuoi clienti potenziali.Â
E’ finita l’era delle attività di outbound marketing, della pubblicità , degli spot promozionali e dei cartelloni pubblicitari.
Il marketer moderno deve creare campagne diversificate che rappresentino un mix tra la strategia tradizionale e quella odierna dell’inbound marketing.  Solo la creazione di contenuti rilevanti e di campagne efficaci permette alle aziende di attirare e convertire nuovi lead.
Attraverso l’inbound marketing l’azienda deve attirare l’interesse dell’utente grazie alla generazione di valore .
Le aziende devono riuscire a incontrare i “prosumer”, intrufolarsi nei loro canali di comunicazione e giocare la loro influenza a proprio favore. I  contenuti che l’azienda può veicolare possono assumere varie forme: blog, post sui social network, white paper, eBook, video, infografiche, podcast e qualsiasi altra forma.
L’inbound marketing poggia su tre pilastri:
- CONTENT
- SOCIAL
- SEO
Nelle proprie strategie di comunicazione, le aziende devono tenere conto dei media che hanno a disposizione, impiegandoli tutti per quanto possibile, e in particolare orientarsi verso il web, strumento principe per “ascoltare” la voce del consumatore oggi.
Con l’inboud marketing ci si focalizza dunque nella creazione di contenuti di qualità per attirare l’interesse dei consumatori.
I contenuti devono essere percepiti interessanti, coinvolgenti, devono essere “google friendly”, il brand deve saper raccontare una storia. I nuovi consumatori vanno alla ricerca di “storie” da condividere sui loro social network.
I social diventano i canali privilegiati su cui bisogna pianificare la comunicazione aziendale e bisogna far in modo di farsi trovare.
l’inbound marketing si concentra sul consumatore e cambiano gli strumenti della comunicazione, complice la nascita dei social network, dei blog, delle chat e i canali web che tutti conosciamo.
Con questi nuovi media, il pubblico non solo partecipa attivamente alla discussione ma ha il reale potere di scelta. Sceglie in base ai propri bisogni e interessi, ognuno diverso dall’altro, ognuno con le sue necessità . Nasce un consumatore che non vuole più essere “convinto” ma “coinvolto”. Dunque non sono più le aziende a rincorrere i clienti, ma è lui che vi ha cercato/trovato perché interessato ai contenuti proposti.