Quando il business si costruisce viaggiando
Viaggiare per lavoro sì, ma non nel modo che intendiamo solitamente. Qui non si sta parlando di meeting aziendali organizzati tra una città all’altra, con spostamenti spesso in giornata, stancanti e un po’ grigi. In quest’articolo si parla di viaggi incentive: sogni che si realizzano al raggiungimento di obiettivi, di aziende che premiano e/o cercano di incentivare i propri dipendenti o clienti a seguirli.
La base: i meeting aziendali
Che le aziende sentano il bisogno di organizzare dei momenti formali d’incontro, dove vengono lanciati nuovi prodotti o comunicati cambiamenti è del tutto ragionevole. I meeting aziendali sono una pratica consolidata alla quale occorre prestare grande cura. Sono degli eventi a tutti gli effetti e chi è invitato a parteciparvi si aspetta una certa prassi e un certo rigore organizzativo. Chi ha il compito di predisporli deve farsi in quattro, pensando alla progettazione, alla scelta dei contenuti, alle risorse logistiche e a non trascurare la stesura del piano di comunicazione. Senza contare quanto accadrà durante (monitoraggio) e dopo l’incontro. I meeting possono essere di diverse tipologie e durare anche più di un giorno, in location esclusive e con servizi dedicati. Dalla convention di vendita alla presentazione prodotti, dalle riunioni interne alle conferenze stampa, dai seminari e tavole rotonde ai convegni. Sono tutti modi importanti di comunicare l’azienda e costituiscono la base della costruzione di un rapporto solido con dipendenti e clienti.
Il plus: i viaggi incentive
I viaggi incentive fanno parte di una categoria più alta di comunicazione e interazione. Sono un plus e vengono usati dalle aziende come strumento elettivo per comunicare con fornitori, clienti e forza vendite. Vengono scelti solitamente come attività pianificata di fidelizzazione, per massimizzare gli obiettivi aziendali e consolidare la forza vendite attraverso modi “non convenzionali”. La pianificazione dei viaggi incentive diventa dunque uno strumento di marketing molto importante per le aziende. Per non sprecare tempo e denaro, chi si appresta per la prima volta a usare i viaggi incentive va ricordato di tenere ben presente:
- Come motivare il target (Forza Vendita, Clienti etc.);
- Come orientare le vendite su periodi o prodotti desiderati.
- Come fidelizzare il cliente
attraverso questo strumento e che, dovendo investire, è sempre meglio riferirsi a dei professionisti. Il viaggio incentive necessita di grande cura organizzativa e chi deve occuparsi delle necessità aziendali non può togliere tempo alle proprie mansioni.
L’intervento di mediatori turistici ed esperti di comunicazione
Un professionista saprà organizzare un viaggio “su misura”, in base alle esigenze dell’impresa committente, per stimolare i partecipanti a raggiungere precisi obiettivi e riconoscersi nei valori aziendali. Perché il risultato sia più efficace, il viaggio incentive non può essere costituito da un prodotto “bello e fatto”, un pacchetto già presente sul mercato. Non è un viaggio organizzato standard, ma deve essere progettato tenendo ben presenti le caratteristiche dell’azienda promotrice e di chi vi parteciperà. Ogni elemento dell’incentive, seppure di poca rilevanza, ha una grande forza comunicativa e in quanto tale va pianificata con professionalità. Gli organizzatori preposti pensano a tutto, ad esempio a:
- kit di benvenuto
- gadget aziendali
- eventi di team building (questi sono entrati molti in voga, perché permettono ai partecipanti di entrare in relazione in maniera informale, aumentando il grado di fiducia e fedeltà ai valori d’impresa)
- etc.
Dove gli altri turisti non arrivano
La personalizzazione è fondamentale per il successo di un viaggio incentive. La vacanza, la compagnia, il sentirsi trattati con rilievo non fa altro che aumentare il valore dell’opportunità ricevuta, con una grande ricaduta d’immagine tra i colleghi.
Il punto in più va certamente all’azienda che si affida ad organizzatori professionisti e creativi che sappiano non solo creare un’esperienza positiva di viaggio, ma che contenga che qualcosa che i partecipanti “sognano”, qualcosa a cui da normali turisti non avrebbero accesso.
Nulla viene affidato al caso se l’organizzazione sarà affidata a dei professionisti della comunicazione, perché dal viaggio incentive, tutti i partecipanti porteranno a casa emozioni e ricordi indimenticabili.
Dalla Cina alla Spagna, un sogno per 2.500 dipendenti
Un esempio che ha fatto scalpore? Arriva dalla Cina.
Li Jinyuan, a capo della multinazionale Tiens e uno degli uomini più ricchi della Cina, ha deciso di portare ben 2.500 dipendenti con un viaggio premio da più di 7 milioni di euro in Spagna, a Madrid e Barcellona (dal 6 al 10 maggio 2016).
Per l’imponente spostamento intercontinentale sono stati impiegati ben 20 aerei, mentre per spostarsi da Madrid a Barcellona l’azienda ha prenotato in esclusiva 4 treni ad alta velocità dalla compagnia ferroviaria Renfe. Le camere d’albergo prenotate sono 1.650, e per i transfer locali sono stati utilizzati 70 grandi pullman.
Ma l’azienda non è nuova a questo tipo di mega-iniziative. L’anno passato, per celebrare il vent’anni di attività, la Tiens aveva portato 6.500 dipendenti a Parigi e Nizza.
Chissà quale sarà la loro prossima meta!